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LXXXVIII. La lezione del professor d'organi Gaetano Callido

a cura di Giosuè Berbenni - Adriano Giacometto - Federico Lorenzani

Nel 2014, il convegno La lezione del Professor d’Organi Gaetano Callido, organizzato dall’Ass. Asolo Musica in collaborazione con il Comitato Regionale per le celebrazioni del II Centenario della morte di Callido, ha riunito esperti di fama internazionale presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia. Questo incontro ha celebrato l’eredità del grande organaro veneto Gaetano Callido (1727-1813), esplorando il patrimonio inestimabile della Scuola Neoclassica Veneziana d’arte organaria e riflettendo sulle sfide legate alla sua salvaguardia e valorizzazione. Tra i relatori spiccava il celebre organista e musicologo Luigi Ferdinando Tagliavini, che ha offerto uno degli ultimi preziosi contributi della sua carriera. Il volume raccoglie gli atti di questo importante convegno, approfondendo temi che spaziano dalla straordinaria abilità costruttiva di Callido alla sua influenza sulle generazioni successive di organari. Le opere di Callido, frutto del lavoro sinergico di maestranze diverse, combinano ingegneria, musica e scienza, ancora oggi risuonano nelle chiese dei territori della Serenissima e oltre, simbolo di un'arte senza tempo. Questo libro è un omaggio al genio di Callido e, unitamente alla monografia dedicata al suo maestro Pietro Nachini, rappresenta uno strumento per appassionati e studiosi che desiderano approfondire l’eredità della Scuola Veneziana e la sua attualità.

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Marco Enrico Bossi - Trascrizioni da vari autori

a cura di Andrea Macinanti e Vittorio Prandini

L’edizione critica degli omnia organistici di Marco Enrico Bossi a cura di Andrea Macinanti, Francesco Tasini, Luca Salvadori e Wijnand van de Pol (†), fu intrapresa dall’editore Carrara di Bergamo a partire dal 2002. L’opera, che avrebbe dovuto comporsi di dodici volumi (1-6, composizioni originali; 7, tomo I e II, composizioni per harmonium; 8, tomo I e II, trascrizioni; 9-10, composizioni per organo e orchestra), s’interruppe nel 2013 dopo aver dato alle stampe i voll. 1-6 e il primo tomo del vol. 8. Grazie all’«Associazione Giuseppe Serassi di Guastalla» è ora possibile disporre del II tomo delle trascrizioni, opere di grande bellezza che realizzano magistralmente l’intento di «ridurre» per l’organo celebri pagine vocali e strumentali di grandi Maestri. In Appendice è riportato un breve Preludio in Do maggiore privo di data scoperto dopo l’uscita del sesto volume dell’edizione Carrara. La redazione del testo musicale è stata condotta secondo rigorosi criteri, sia mediante un’attenta lettura sia delle fonti a stampa, sia di quelle manoscritte. L’intento è stato quello di offrire una lettura sincretica delle fonti: non di rado, infatti, Bossi annotò, modificò e integrò la sue partiture a stampa, sedimentando coi suoi appunti, spesso vergati in occasione di concerti, un corredo di tracce esecutive di fondamentale importanza. Per ogni brano è suggerita la durata in base alla registrazione discografica realizzata in 17 CD da Andrea Macinanti per l’etichetta Tactus.

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L'organo a canne: vicende storiche

a cura di Matteo Malagoli

Le vicende storiche relative all'organo a canne della chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Domenico in Conegliano, Provincia di Treviso e Diocesi di Vittorio Veneto, sono divise in due periodi storici distinti. Dalla fondazione della chiesa con annesso Monastero domenicano femminile (XVII secolo) fino al 1930 si sono avvicendati tre strumenti di pregio: un piccolo organo seicentesco fornito da un nobile locale, uno strumento sei-settecentesco acquistato dai Minori Conventuali di Conegliano e un pregevolissimo organo del vicentino Giovan Battista De Lorenzi costruito nel 1851 e da lui reso fonocromico 12 anni dopo. Se la Grande Guerra, con l'invasione austriaca del 1917, ha procurato ingenti danni all'Archivio parrocchiale ha però risparmiato l'organo De Lorenzi fino agli inizi degli Anni '30 del XX secolo quando la mano dell'uomo inesperto lo ha trasformato pesantemente, snaturandolo quasi completamente. Nel 1974 l'organaro Alfredo Piccinelli elettrifica lo strumento portandolo a due tastiere; 20 anni dopo sarà il padovano Luciano Stradiotto a rimodulare lo strumento in una foggia leggermente diversa per arrivare all'intervento del 2024 di Saverio Girotto di Paese (TV) in quale ha riportato lo strumento in una fisionomia logica e funzionale, rispettosa del progetto del 1974 ma con i criteri costruttivi attuali.

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La rassegna concertistica "Musica Intorno al Fiume 2024" è finita.

Stiamo lavorando all'edizione 2025, presto usciranno i prossimi eventi.

Torna a controllare prossimamente!

 

 

 

 

 

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Catalogo dei volumi editi

Disponibile il catalogo di tutti i volumi pubblicati dall'Associazione Serassi, per i soci, in lingua italiana e inglese. Cliccate sull'immagine per scaricare il PDF.
Edizione Novembre 2024

 

L'associazione Giuseppe Serassi

L’Associazione culturale Giuseppe Serassi è nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare gli antichi organi a canne e la musica antica in genere. E’ nata così la rassegna musicale “Musica intorno al fiume”. Oltre alla rassegna l’Associazione Serassi vanta una ricca produzione culturale di pubblicazioni (articoli, saggi, libri, riviste specialistiche) sugli organi storici o di carattere musicologico nonché incisioni discografiche di organi restaurati.
Inoltre negli anni ha fatto conoscere il patrimonio organario locale attraverso visite guidate agli strumenti antichi, lezioni – concerto, relazioni ai convegni e mostre fotografiche.