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LXXXIV. Prontuario di registrazione dell’organo serassiano (1784-1883)

a cura di Giosuè Berbenni

CDa lungo tempo illustri organari hanno proposto precise regole per ben registrare i loro strumenti, cioè per utilizzarli al meglio in modo da valorizzarli. Col tempo queste regole vengono proposte sempre più frequentemente, poiché l’organo diventa sempre più grandioso e ricco di canne ad imitazione degli strumenti d’orchestra e della natura. In questo contesto si è presentata una situazione interessante: sono emersi 13 documenti (dal 1784 al 1883) sul modo di valorizzare gli strumenti serassiani o di stile serassiano-lombardo, scritti non solo dagli stessi organari ma da maestri organisti ed esperti. Teniamo conto che l’attività Serassi (dal 1720 al 1894) è stata per circa un secolo punto di riferimento dell’organaria italiana, sia sotto l’aspetto sonoro che meccanico, grazie al loro obiettivo: migliorare, sperimentare, confrontare. Con il presente lavoro l’intento è molteplice: • unire in maniera ragionata i registri, i meccanismi, nonché i numerosi consigli • fare una silloge di confronto agile per la consultazione e per l’analisi musicologica; • «istrumentare» l’organo sette-ottocentesco di stile lombardo con criteri storicamente corretti; • dare la visione immediata dell’evoluzione dell’organo serassiano-lombardo lungo l’arco di un secolo, passando per due stili: dal tardo barocco al tardo romanticismo italiano. Interessante è osservare le linee costanti: • la valorizzazione del timbro del Ripieno; • la ricerca di un gusto sonoro raffinato; • l’attenzione all’uso corretto della pulsazione del tasto e del pedale; • la risorsa dei registri bassi e soprani e la loro valorizzazione; • la funzione dei numerosi meccanismi; • la fantasia nell’utilizzo dei registri ad imitazione degli strumenti d’orchestra; • la cura dell’organo; • l’avvertenza al tipo di musica da eseguire, ricordando che il luogo dove l’organo è collocato in chiesa, luogo sacro. Alla fine del manuale sono riportati per esteso i documenti originali con la disposizione fonica dell’organo di riferimento e agili indici di riferimento per l’utilizzo del prontuario.

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LXXXII. Gli organi storici di Conversano

A cura di Claudio Ermogene del Medico e Diego Antonio Iudice

Con l’accurato studio “Gli organi storici di Conversano”, a cura di Claudio Ermogene Del Medico e di Diego Antonio Iudice, che funge da catalogo all’omonima mostra (Monastero di S. Benedetto, 22 dicembre-25 aprile 2024), il Centro Ricerche di Storia ed Arte mira a promuovere la conoscenza del pregevole patrimonio organario locale e a valorizzare e a tutelare gli antichi organi a canne. Il volume si apre con un ampio contributo introduttivo in cui vengono ricostruite le vicende degli strumenti ancora esistenti e censiti gli strumenti ormai perduti. Ciascun organo viene poi descritto in una esaustiva scheda che integra l’aspetto storico-artistico e la componente fonico-meccanica, essendo gli organi a canne particolari e complessi manufatti sonori, caratterizzati da una stretta interconnessione tra la componente artistica (prospetto, cassa decorata, ante dipinte, ecc.) e specifi che connotazioni tecnico-funzionali, il tutto corredato di un’ampia documentazione fotografi ca. A chiusura del volume vi sono due Appendici, un Glossario e una Bibliografia essenziale. Gli organi a canne con il loro valore documentario, spesso somma di stratifi cazioni di interventi innovativi, di ampliamenti, di adeguamenti a nuove esigenze timbriche e musicali, e la loro valenza storico-artistica, riconducibile al gusto estetico del tempo, a scuole artistiche e competenze artigiane altamente specializzate, esigono studi accurati come questo, oltre che un forte impegno conservativo.

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L'Arcidiocesi di Udine - Organi e tradizioni organarie nel Friuli Venezia Giulia

A cura di Andrea Guerra e Lorenzo Nassimbeni

Il volume, diviso in due tomi (2 e 3) e corredato di apparato fotografico, prosegue lo studio degli organi a canne appartenenti al territorio dell'Arcidiocesi di Udine, comprendendo la catalogazione di 121 strumenti conservati nella pianura friulana, dalla città di Udine a scendere fino al mare di Lignano Sabbiadoro. Sono stati oggetto di schedatura di livello catalografico (scheda SMO) gli organi più antichi presenti sul territorio considerato, ossia quelli realizzati nel XVIII sec. (escluso uno per cause di forza maggiore), e alcuni nel XIX sec. Tutti gli altri organi presentano una descrizione limitata ad aspetti più essenziali, secondo il tracciato della scheda di tipo inventariale. Quasi tutti gli strumenti settecenteschi sono di (o attribuiti ad) autori di chiara fama della scuola veneziana: Gaetano Callido, Francesco Dacci con il nipote Francesco Antonio Dacci, Francesco Merlini, Pietro Nachini, cui si aggiunge l'udinese Francesco Comelli, mentre tra quelli ottocenteschi spicca il nome del friulano Valentino Zanin. Degna di nota è infatti la presenza degli organari Zanin (1 territorio considerato comprende anche Camino al Tagliamento e Codroipo dove hanno sede i laboratori), rappresentata da oltre 70 strumenti esistenti e realizzati a partire dal capostipite Valentino fino ai giorni nostri. Per altre localita sono state approfondite le vicende storiche di organi e di edifici sacri oggi non più esistenti. Nelle schede vengono riportate anche notizie relative a organisti. Conclude il volume una nutrita e aggiornata bibliografia di pubblicazioni, articoli di quotidiani e riviste.

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 DOMENICA 5 MAGGIO, ore 17.00

Casalpò, Poviglio (RE)
Chiesa di SS. Crisanto e Daria
via Chiesa
In collaborazione con il Comune di Poviglio
Concerto per soprano, coro ed organo
Coro “SS. Pietro e Paolo” di Anzola Emilia (BO)
Angela Balboni, direttore
Debora Govoni, soprano
Simone Serra, organo
Musiche di Da Victoria, Bach, Mozart

 

 

 

 

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Ultime pubblicazioni

Arte Organaria Italiana XVI - 2024
 LXXXIV. Prontuario di registrazione dell’organo serassiano (1784-1883)
LXXXII. Gli organi storici di Conversano
Arte Organaria Italiana XV-2023

Catalogo dei volumi editi

Disponibile il catalogo di tutti i volumi pubblicati dall'Associazione Serassi, per i soci, in lingua italiana e inglese. Cliccate sull'immagine per scaricare il PDF.
Edizione Luglio 2023

 

L'associazione Giuseppe Serassi

L’Associazione culturale Giuseppe Serassi è nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare gli antichi organi a canne e la musica antica in genere. E’ nata così la rassegna musicale “Musica intorno al fiume”. Oltre alla rassegna l’Associazione Serassi vanta una ricca produzione culturale di pubblicazioni (articoli, saggi, libri, riviste specialistiche) sugli organi storici o di carattere musicologico nonché incisioni discografiche di organi restaurati.
Inoltre negli anni ha fatto conoscere il patrimonio organario locale attraverso visite guidate agli strumenti antichi, lezioni – concerto, relazioni ai convegni e mostre fotografiche.